CHI SONO

Alice Peltran – Biologa Nutrizionista
Master in Coaching nutrizionale, socio fondatore NUPA
(Nutrizionisti per l’Ambiente)
Laurea Triennale in Biotecnologie (Università degli Studi di Padova) e laurea Specialistica in Biologia Applicata alle Scienze dell’Alimentazione (Università degli Studi di Milano).

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Chi sono

Sono prima di tutto una persona, una persona che fin da bambina coltiva una certa sensibilità per tematiche come l’ambiente e il benessere animale. Con il tempo è nata e cresciuta la passione verso il mondo della scienza ed in particolare dell’alimentazione, che pian piano è diventata una professione, o meglio “LA” professione, la mia missione di vita: educare le persone (ed educarmi! Perchè non si finisce mai di imparare…) ad un’alimentazione e ad uno stile di vita che sia davvero salutare e che rispetti il più possibile gli altri esseri viventi e il pianeta.

Per consultare il CV clicca qui.

Quali sono le competenze del biologo nutrizionista?

Il Biologo Nutrizionista è un laureato in Biologia o affini, regolarmente iscritto all’Albo dei Biologi,  e che può svolgere la professione in autonomia.

Per legge il biologo può:

  • autonomamente determinare ed elaborare diete nei confronti di soggetti sani, al fine di migliorarne il benessere e, solo previo accertamento delle condizioni fisiopatologiche effettuate dal medico chirurgo, a soggetti malati;
  • determinare diete ottimali per collettività (mense aziendali, gruppi sportivi etc.) in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti;
  • determinare diete speciali per particolari accertate condizioni patologiche in ospedali, nosocomi etc.;
  • predisporre tabelle dietetiche, verificare e controllare la qualità nutrizionale dei pasti forniti e fornire consulenza sui capitolati per i servizi di ristorazione;
  • consigliare integratori alimentari qualora la dieta non sia sufficiente a soddisfare i fabbisogni energetici e nutrizionali stabilendone o indicandone anche le modalità di assunzione;
  • progettare e attuare programmi di educazione alimentare finalizzati alla diffusione delle conoscenze di stili  alimentari corretti attraverso l’impiego di tecniche e strumenti propri dell’informazione e dell’educazione alimentare;
  • effettuare consulenza dietetico-nutrizionale: prevenzione, trattamento ambulatoriale, terapia di gruppo per fasce di popolazione a rischio, rapporti di collaborazione e consulenza con strutture specialistiche, medici specialisti e di medicina generale;
  • collaborare alle procedure di accreditamento e di sorveglianza di laboratori e strutture sanitarie, per quanto riguarda la preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti;
  • supervisionare ed effettuare controlli di qualità degli alimenti;
  • collaborare a programmi internazionali di formazione e di assistenza sul piano delle disponibilità alimentari e della nutrizione in aree depresse e in situazioni di emergenza.

La consulenza del Biologo Nutrizionista rientra tra le prestazioni sanitarie e pertanto la fattura è detraibile. Maggiori informazioni qui.

In pratica, come può essere utile il Biologo Nutrizionista?

  • percorsi di educazione alimentare (imparare a gestire la propria alimentazione, fornire strategie per acquisire e mantenere buone abitudini, indicazioni su dove e come fare la spesa o su come preparare gli alimenti, ecc.);
  • miglioramento della composizione corporea (es. perdita di grasso corporeo, aumento della massa muscolare, perdita di liquidi extracellulari come ad es. liquidi di ritenzione) per fini estetici e sopratutto di salute;
  • diete per particolari disturbi (es. gastrite, colite, gonfiori addominali, mal di testa, disturbi della pelle, allergie e intolleranze, irregolarità del ciclo mestruale, ecc.) e patologie (malattie cardiache, diabete, infertilità, tiroiditi, patologie autoimmuni come tiroidite di Hashimoto, rettocolite ulcerosa, morbo di Chron, celiachia, ecc., patologie neurodegenerative come sclerosi multipla, SLA, Alzheimer, Parkinson, ecc.);
  • diete per ogni fase della vita: gravidanza, allattamento, svezzamento, adolescenza, menopausa, età avanzata;
  • miglioramento della salute dello sportivo e della sua performance.

Come lavoro

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Il percorso inizia con una prima consulenza in cui raccolgo i dati del paziente (anamnesi) ed effettuo la prima misurazione della composizione corporea tramite BIA (Bioimpedenziometria) sia in monofrequenza che in multifrequenza (BIA Akern e BIA Biotekna) + eventuali circonferenze e plicometrie. Verrà inoltre effettuata l’analisi del sistema nervoso e della variabilità cardiaca con PPG STRESS FLOW.

Per approfondimenti sulle misurazioni effettuate in studio clicca qui.

È consigliato rivolgersi al medico prima di iniziare il percorso nutrizionale in modo che possa essere accertato il proprio stato di salute.

A seguito del primo colloquio invio le indicazioni alimentari tramite email o altra modalità concordata con il paziente.

Le indicazioni alimentari sono personalizzate: questo non significa personalizzare soltanto le quantità (che chiaramente varieranno in base alla costituzione, lo stile di vita, l’obiettivo da raggiungere, ecc.) ma significa sopratutto valutare la persona nel suo insieme (lavoro, famiglia, abitudini pregresse, gusti, personalità, modalità di apprendimento, ecc.) e cercare di adattare il più possibile le nuove abitudini al suo stile di vita.

Considerare la persona nella sua interezza vuol dire anche indirizzarla verso altri professionisti della salute, ove necessari, (es. medico, psicologo/consuellor/coach, personal trainer, fisioterapista/osteopata, riflessologo, ecc.).  Non si può pensare di migliorare se stessi agendo su un singolo aspetto della propria vita, siamo sistemi: insiemi di organi, tessuti, cellule, molecole, atomi che scambiano continuamente informazioni/energia tra loro. Una buona comunicazione di sistema è la base della salute.

Il percorso prosegue poi con le visite di controllo (da concordare di volta in volta in base ai risultati) nelle quali si valutano le difficoltà, si trovano soluzioni e/o si modificano le strategie, si monitorano i risultati e piano piano si cerca di raggiungere un proprio “equilibrio-dinamico” (cioè si cerca di arrivare ad uno stile di vita che nell’insieme sia funzionale pur comprendendo alti e bassi).

È utile sapere che la riuscita del percorso, e quindi il raggiungimento dei propri obiettivi, dipende anche da una buona sintonia e da un rapporto di fiducia tra professionista e paziente: è un percorso che si fa in due e ognuno deve fare la sua parte.